La messa a fuoco (maf) e’ il risultato della nitidezza che diamo ad un immagine quando scattiamo una foto.Tecnicamente e’ la distanza tra’ le lenti dell’ obiettivo ed il soggetto da fotografare.Oggi le nuove reflex sono dotate di una messa a fuoco automatica che sistema le lenti in maniera che il soggetto sia a fuoco quando verra’ scattata la foto.Esistono diversi sistemi per la messa a fuoco da quello manuale a quello automatico e non solo. Quando la messa a fuoco e’ su infinito (a sinistra) la distanza tra lenti e soggetto e’ minima , mentre sulla distanza minima (lato destro) e’ piu’ distante.
Ecco qualche esempio di accessori per la messa a fuoco:
- Valutazione “stimata” della distanza del soggetto. L’obiettivo riporta dei simboli o una scala di distanze sulla ghiera della messa a fuoco, a cui si deve fare riferimento dopo aver valutato a occhio la distanza dal soggetto da fotografare;
- Telemetro; nel mirino l’immagine è sdoppiata quando è fuori fuoco;
- Stigmometro; è presente al centro del mirino delle reflex e spezza in due l’immagine non perfettamente a fuoco;
- Microprismi; sgranano l’immagine sfocata, mentre la ricompongono normalmente quando è a fuoco. Telemetro, stigmometro e microprismi sono tre dispositivi di messa a fuoco basati su principi del tutto simili;
- Vetro smerigliato; è la superficie su cui si forma l’intera immagine in un sistema reflex. Di per sé permette già una discreta valutazione della focheggiatura;
- Autofocus; dispositivo di messa a fuoco automatica, controllato elettronicamente dall’apparecchio, senza l’intervento dell’operatore.