Lo Still Life è per mia esperienza “luce”. Una corretta utilizzazione di fonti luminose naturali oppure artificiali può dare vita ad una foto “viva” anche se “inanimata”. Il cervello elabora , analizza, e realizza l’ immagine che poi scatteremo, quindi la composizione è fondamentale.Lo Still Life è un’ “alterazione” della realtà che percepiamo, fatta di riflessi,ombre, e figure che spesso sono cosi lontane dal concetto che abbiamo nella realtà del soggetto che stiamo fotografando.Un piccolo esempio puo’ essere lo scatto ad una bottiglia.Questo riflette la luce naturale o del flash dando una versione diversa del oggetto che vediamo nella realtà.
Il primo still life fotografico, risale davvero agli albori della fotografia, essendo stato realizzato intorno al 1827 da Nicéphore Niépce: rappresenta una tavola apparecchiata.
Lo still life puo’ essere praticato sia all’ aperto che in studio o in casa. Si possono realizzare composizioni utilizzando qualsiasi oggetto .
I professionisti utilizzano costosi banchi ottici che funzionano a pellicola e sono costosi (esiste un mercato dell’ usato dove trovarli a prezzi più contenuti).
Ma va benissimo anche la nostra reflex, un cavaletto, il flash ( anche quello incorporato), e delle fonti di luce. Non per ultima la propria creatività. Che scegliate flash o lampade vi serviranno degli stativi per reggerli, e degli ombrellini o dei softbox per ammorbidire la luce. Serviranno anche pannelli riflettenti (andrà bene anche un bel rettangolo di polistirolo) e dei coni per direzionare la luce (potete tranquillamente costruirveli utilizzando del cartoncino nero).
Come in tutte le tecniche la prova, e lo scattare molte foto aiuta a trovare il giusto compromesso per ottenere foto ottimali.
Non esiste un’ impostazione standard per la fotocamera, dovete provare fino ad ottenere la giusta proporzione trà luci e ombre.