Spesso succede di realizzare foto sfocate e non capire il motivo per cui succede. Ci sono dei piccoli errori alla base di tutto cio, che se corretti nel giusto modo ci risparmieranno tempo. Le fotocamere vanno settate nella maniera giusta, tenendo presente sempre le tre impostazioni base Esposizione, ISO, diaframmi.
Possiamo utilizzare dei piccoli “suggerimenti” per migliorare la qualità delle nostre foto per ottenere scatti più nitidi.
Eccone 7 da evitare.
1) Una delle cause principali che determinano la scarsa qualità di uno scatto è la messa a fuoco (MAF). Molti fotografi tendono a sottovalutare l’ importanza di una buona MAF. Ci sono alcuni accorgimenti per migliorarla come ad esempio nella foto ritrattistica la MAF deve cadere sul’ occhio più vicino all’ obiettivo. Il non avere molti punti di MAF sulla reflex, ci “obbliga” ad utilizzare un piccolo “accorgimento” Cioè quello di cercare un punto su cui mettere a fuoco ( tenendo premuto a metà il pulsante di scatto) e di ricomporre la scena per terminare lo scatto ( abbassare del tutto il pulsante di scatto). Questo porta a migliorare la MAF ma, comporta anche problemi di PDC ( Profondità di campo ), in quando basta spostarsi leggermente dal punto in cui se messo a fuoco, per ottenere una scarsa PDC. Quindi, fai attenzione a non muoverti troppo nel ricomporre la scena.
2) Scattare in RAW aiuta nel “recupero della foto in fase di pp”. Scattare in RAW permette di agire su tutti i settaggi dello scatto, e recuperare foto sottoesposte, con cromie alte/basse, saturazioni,e tante altre.
3) La principale causa di foto mosse è anche quella meno conosciuta cioè : lo scatto! Infatti la pressione che il fotografo imprime sul tasto al momento dello scatto, con un tempo troppo basso,può determinare un “movimento” involontario della fotocamera. Questo porta alla comparsa di micromosso nella foto. Per risolvere questo “problema”, esiste una teoria; secondo la quale il tempo che andrebbe utilizzato per scattare in sicurezza, deve essere pari alla lunghezza focale max della lente. Un esempio, se stiamo utilizzando un 100mm, il tempo di scatto dovrebbe essere 1/100. L’utilizzo di lenti provviste di stabilizzatore di Immagini, aiuta a tenere sotto controllo questo “problema”. Permettendoci di utilizzare anche tempi più lenti. Anche il peso del obiettivo è importante. Uno zoom porterà a uno “sbilanciamento” naturale della fotocamera. (utilizzando un treppiedi limitiamo il problema). Possiamo anche optare per lenti più leggere che limitando il peso sulla fotocamera, ne limitano il movimento “involontario”.
4) Come risolvere il problema del Motion Blur (Micromosso)?
Ci sono diverse cause che provocano il mosso oltre a quelle citate prima. Esse sono la velocità di scatto e la rapidità con la quale si muove il soggetto da riprendere.Se vogliamo scattare foto sportive, dove il movimento è continuo, ci servirà un tempo di scatto velocissimo, tipo 1/1000di sec.( ma e’ possibile scattare anche a meno)Il mosso si presenta come una “sfocatura” del soggetto ripreso, che può trasformarsi in “scie” se il soggetto è in movimento.Se scattiamo a mano libera, la soluzione a questo problema è di trovare un compromesso tra tempo di scatto e apertura diaframmi. Più veloce sarà il tempo di scatto, più varieranno fattori come la PDC , la luminosità, e il contrasto dell’ immagine. Un piccolo accorgimento nelle foto a mano libera e trovare un “appoggio” come un muro o colonna. Esiste anche il mosso creativo molto ricercato nelle foto sportive chiamato Panning!
5) L’ utilizzo di obiettivi economici come quelli da Kit, è un’ altra cause per cui si ottengono foto poco nitide. Purtroppo quelli pro costano un po, e se si è alle prime “armi” non conviene investire in obiettivi costosi se prima non si è maturata un’ esperienza fotografica.’ Ma se utilizzare con qualche piccolo “accorgimento”, possiamo ottenere il massimo anche con le lenti da kit.
6) Non utilizzare mai le lenti agli estremi della sua apertura minima o massima (diaframmi) .Facciamo un esempio: se abbiamo una lente che parte da f/5.6, andremo ad utilizzarla in una posizione di mezzo ( f/7,5).
7) Stesso discorso per la focale. Non utilizzate mai l’ obiettivo agli estremi ( massimo/minimo), ma cercate di restare quando è possibile, in una via di mezzo.Un esempio: se abbiamo un 18-55mm, andremo a scattare cercando di restare sui 35mm.
8) Nelle foto di ritratti, spesso si utilizza lo sfocato per risaltare il soggetto dalla scena. Quindi ci occorre una ridotta PDC.
Spesso quando mettiamo a fuoco l’ occhio più vicino alla fotocamera come suggeriscono molti prof, il resto del viso appare sfocato, quindi una PDC equilibrata aiuta a risolvere il problema. La PDCnon deve essere troppo corta ne troppo lunga.
9) Utilizzare la funzione diottria che trovate vicino al mirino. Questa permette di mettere a fuoco bene la scena( nel caso aveste problemi di vista). Non influenza il settaggio, ma solo il punto di vista del fotografo. Permette di vedere una scena limpida e a fuoco( come se aveste gli occhiali)