Spesso si è parlato della post produzione di uno scatto, e le correnti emerse dai dibattiti sono 2 quelli pro e quelli contro. Noi crediamo che la post produzione se utilizzata in maniera moderata e che non alteri lo scatto in se, possa essere “accettata” come miglioria di foto che altrimenti dovremmo cestinare.
Ecco alcuni piccoli suggerimenti sulla PP (Post produzione).
-Prova un ritratto in HDR .
Di solito viene usato per la fotografia architettonica e di paesaggio ma si può usare anche nei ritratti.
La sua particolarità è quella di evidenziare dettagli, ombre e luci che al nostro occhio sembrano invisibili.
-Foto di tramonto.
In questo tipo di foto prendiamo in considerazione il sole che essendo luminoso renderà la nostra foto sottoesposta. Ricorrere al braketing o a un filtro ND ci dà la possibilità di ottenere dei buoni risultati
-Trova il tuo oro.
Ma se hai la foto giusta potrai sempre migliorarla in post produzione con Photo shop.
Per avere risultati convincenti, ti servirà una scena in controluce, in cui i soggetti sono vicini alla silhouette.
A questo punto, potrai aggiungere un livello di regolazione Riempimento sfumatura che varia i colori tra le tonalità dell’ arancio, imposta poi modalità Miscelazione “colore”.
-La pelle più morbida
La fotografia digitale può mostrare dettagli della pelle che noi non vorremmo mai vedere quindi avere un programma di foto ritocco (es.Photoshop) è necessario, ma bisogna saperlo usare con moderazione senza strafare.
Innanzitutto agire sullo “slider”chiarezza che renderà la pelle più morbida e le rughe tenderanno a scomparire come se stessimo usando un fondo tinta.
-Effetto tilt Shift.
Per avere un effetto”miniatura” di un immagine (città o strada) bisogna scattare dall ‘alto, poi con l’ uso di Photoshop si può passare alle seguenti fasi: copiare il “Livello sfondo”, applicare un “Controllo Sfocatura,” aggiungere una maschera e dipingere in nero per mostrare alcune zone nitide dell’ immagine sotto.
-Rendi neri i cieli blu.