L’ effetto Orton che prende il nome del fotografo Michael Orton che negli anni 80, per ottenere foto come “acquarelli” sovrapponeva ( il digitale era ancora lontano) 2 diapositive, realizzando cosi foto dall’ aspetto fiabesco.
Questo effetto oggi è realizzabile con programmi di pp, ma come detto in altre occasioni la creatività è il sale della fotografia.
E’ possibile anche col digitale eseguire questa tecnica scattando 2 foto identiche una a fuoco, e l’ altra sfocata
- 1) Nella prima che sarà quella che avrà la PDC lavoriamo con diaframmi chiusi. Per aumentarne la saturazione e’ consigliabile aggiungere 2 stop.
-
2) Nella seconda che ricordiamolo deve essere sfocata, lavoriamo con diaframmi aperti. Qui aggiungeremo 1 stopEssendo una tecnica basata sulla PDC un cavalletto è idoneo per la realizzazione dello scatto, per evitare il micromosso.( Sovraesporre comporta un’ aumento del tempo di scatto. Quindi fai attenzione a non muovere la fotocamera).
RIEPILOGANDO
Chiaramente non esiste una regola di base per le impostazioni bisogna sperimentare, fino a raggiungere il risultato voluto.Quindi quello che và ricordato è sovraesporre e utilizzare il cavalletto.Diaframmi chiusi sul primo scatto.Diaframmi aperti sul 2Se poi vogliamo risparmiare tempo e “fatica” possiamo anche utilizzare una sola foto e aggiungere l’ effetto Orton con un software di pp.