I grandi fotografi attraverso le loro frasi celebri 2

Ieri eravamo rimasti a Cecil Beaton, oggi vogliamo continuare il nostro viaggio cercando di capire attraverso i loro famosi aforismi i suggerimenti che regalavano e regalano i grandi maestri della fotografia.

Cominciamo con una frase particolare di Diane Arbus “Più sei preciso, più il risultato sarà generale” cosa vi suggerisce questa frase? che il seguire troppo gli schemi porta a realizzare foto generiche che non esprimono emozioni? In parte avete quasi centrato il concetto ! Arbus non si riferisce tanto agli schemi fotografici come le regole (regola dei terzi ad esempio), ma và a sottolineare la composizione della scena. Invece di scattare tutto cio’ che vedi concentrati su un soggetto, isolalo dalla scena, e coglio cio’ che racconta. Non fotografare solo il bello !

Questo porta ad un’ altra riflessione che per me nella fotografia è importante l’ autocritica! “Penso che se mai sarò soddisfatta, dovrò smettere. E’ la frustrazione che mi spinge” questa frase di Eve Arnold è la risposta a cio’ che dovrebbe fare un fotografo se davvero vuole crescere autocritica. Sii il critico più severo di te stesso, non dico che debba diventare un ossessione che alla fine ti toglie il gusto della fotografia, ma uno stimolo a migliorarsi sempre.

Il crescere tecnicamente  ti porta ad avere sempre più consapevolezza nei tuoi mezzi sia tecnici che creativi.

“Una cosa è fare foto di quello che una persona sembra, un’ altra è invece fare un ritratto di cio’ che quella persona è” questa frase di Paul Caponigro è la risposta al modo di vedere il soggetto che fotografi, molti di noi vedono il soggetto secondo il nostro canone di visualizzazione, ma bisognerebbe andare oltre è vedere il soggetto per quello che è. Cogliere l’ attimo in cui un soggetto cambia espressione, stato d’ animo, e cogliere l’ essenza di questi momenti  significa trasformare la foto in un racconto emozionale.

La riflessione di prima porta alla frase di Elliot Erwitt ” tutta la tecnica del mondo non può compensare il fatto  di non essere in grado di notare le cose”. Questo “suggerimento” porta a rafforzare il concetto di base che prima di qualsiasi cosa viene l’occhio! Un occhio allenato è capace di vedere quel mondo nascosto che non vede chi non fà fotografia. Quindi sopratutto a chi si avvicina ora alla fotografia, non preoccuparti  dell’ attrezzatura, ma piuttosto allena il tuo occhio a saper cogliere i particolari e impara le basi della fotografia.Poi prendi la tua fotocamera esci e fai click. Impara a capire come interagiscono le ombre e le line in un contesto, la relazione trà lunghezza focale e gli oggetti in primo piano e quelli che sono sullo sfondo, se uno scatto “banale” trasformato in bianco e nero possa raccontare un attimo. Quando avrai compreso e sopratutto quando riuscirai a vedere come un “fotografo” allora potrai pensare alle attrezzature.