Oggi voglio affrontare con voi alcune riflessioni e suggerimenti sulla foto di paesaggio o paesaggistica. Per me una delle fotografie più belle che si possono realizzare, che dona cromie e spazi aperti.
Scrivere un tutorial sulle foto paesaggistiche è cosa che abbiamo già fatto e che in rete se ne trovano a bizzeffe, ognuno con le proprie idee su come o non come scattare foto ad un paesaggio.
Quello che vorrei mettere in evidenza in questo post oltre ad alcuni suggerimenti basati sulla mia esperienza personale in questa tipologia di scatti, e anche di comprendere bene cosa debba trasmettere una foto paesaggistica.
Prima di avventurarci in suggerimenti e idee, vorrei condividere con voi questa mia riflessione sulla foto paesaggistica. Cosa deve trasmettere ?
Scattare foto di spazi aperti non vuol dire salire su una montagna e fare click, ma saper cogliere ciò che noi vogliamo che l’ osservatore colga osservando la nostra foto. Una foto che ritrae un paesaggio deve essere una foto con alcune caratteristiche di base essenziali. Prima di tutto la profondità di campo, la possibilità di trasmettere una sensazione di spazio infinito che faccia sentire libero lo sguardo dell’ osservatore. A tale scopo, la scelta di un’ obiettivo che dia profondità e apertura angolare è fondamentale ( ad esempio i grandangoli). Questa grande profondità con una bella cornice cromatica dona “calore” alla foto, che se non “viva” nei colori potrebbe risultare “fredda” e distante. Un’ esempio sono le foto autunnali, dove la cromia dell’ autunno danno una sensazione di “abbraccio” caloroso .
Le foto scattate da postazioni alte si sà raccolgono più dettagli, questo permette di poter giocare sui piani e decidere quale soggetto porre in primo piano e quali via via sullo sfondo lasciando la MAF su infinito. Cosi facendo riusciamo ad “organizzare” una scena e quindi a comporre una foto. L’ utilizzo di un cavalletto aiuta moltissimo a catturare il movimento lento delle nuvole e realizzare scatti davvero mozzafiato.
Non è vero che le foto vanno fatte solo in giornate di sole, questo è valido per qualunque tipologia di scatto e a maggior ragione per la paesaggistica.
Un cielo nuvoloso e l’ utilizzo di un filtro polarizzatore sicuramente renderranno le tue foto più “drammatiche” e regaleranno emozioni a chi le osserva. Una foto deve contenere sempre una carica emozionale e sopratutto un’ armonia nella sua composizione.
Sfruttare a proprio vantaggio cio’ che si trova sul posto è un’ ottimo modo per allenare l’ occhio a trovare linee e diagonali quali, profili di montagne, fiumi, muretti, strade, e far sì che il loro congiungimento avvenga sul soggetto che vogliamo evidenziare. Non è detto che una foto paesaggistica sia solo un paesaggio aperto, ma può anche contenere un soggetto specifico o anche solo una porzione del panorama.
Quindi la scelta dell’ obiettivo è secondaria rispetto alla conoscenza di alcune regole basi come la regola dei terzi. Se hai tempo utilizza le tue conoscenze tecniche e mettile in pratica, questo è un’ ottimo “allenamento” per migliorare la conoscenza delle regole basi come il triangolo dell’ esposizione. Non sto’ qui a dirvi come settare la fotocamera, perchè dovete sperimentare sul campo ciò che meglio si addice alla vostra fotografia.
Giovanni Morici