Mario Jr. Nicorelli vive a Salgareda (TV). Ama la fotografia Il mio genere preferito sono le fotografie Naturalistiche e Paesaggistiche in quanto adoro la poca confusione e gli spazi aperti, quando posso mi piace anche scattare foto di ritratto, closeup o di street photography.
Come sei approdato alla fotografia?
Ho iniziato a fotografare seriamente nell’anno 2001, rispolverando la Pentax k1000 che mio padre non usava più da anni. Macchina fenomenale e che tuttora rimpiango di aver ceduto.
Dopo un primo tirocinio con la classica pellicola a colori e molteplici sperimentazioni nell’esposizione, messa a fuoco e composizione mi sono regalato una nuova e più efficiente reflex la Nikon F80, con la quale ho iniziato a fotografare usando la pellicola in B&W.
Non contento di far stampare le mie foto in laboratorio, mi sono deciso ad allestire una piccola camera oscura in garage, fornita d’ingranditore Durst M301, chimica e quant’altro serviva per sviluppare e stampare il B&W secondo i miei gusti personali.
Un paio d’anni più tardi visti i passi da giganti fatti a livello tecnologico nel settore della fotografia, mi sono deciso a passare al digitale restando sempre sul segmento reflex.
La prima digitale fu una Nikon D50 ( un gioiellino ), in seguito ho acquistato la Nikon D300s che attualmente utilizzo in ogni occasione.
Cosa consiglieresti a chi comincia adesso ?
Con il senno di poi, consigliere a chi vuole iniziare “quello che a suo tempo non e’ stato consigliato a me”, cioè di iscriversi quanto prima in un valido circolo fotografico. Da qualche anno sto vivendo personalmente l’esperienza del circolo fotografico ( in qualifica di fondatore ), e posso affermare che e’ un valido aiuto e supporto per iniziare nel modo più corretto la strada nella fotografia amatoriale. Nei circoli si possono trovare corsi di fotografia base o più avanzati se già si hanno già delle buone basi, si possono conoscere persone competenti che all’occorrenza ti correggono se sbagli, ma soprattutto il circolo aiuta ad aprire la mente grazie al confronto confidenziale ed amichevole che si ha tra soci iscritti.
Cosa esprime il tuo progetto fotografico ?
Da quando ho iniziato a fotografare non mi sono mai affidato ad un progetto studiato a tavolino per decidere il risultato di quello che volevo fotografare. Preferisco sempre lasciarmi prendere la manodalla situazione in cui mi trovo, e vedere poi a cosa porta ciò. Con questo non voglio far credere che tutto accade per caso, in quanto prima di scegliere dove e con quale attrezzatura muovermi, faccio sempre delle considerazioni su cosa mi aspetto o meno di trovare. Per farvi alcuni esempi anche di situazioni diverse tra loro, qui propongo alcuni scatti realizzati in condizioni diverse.
Abbiamo la fotografia che ci mette a dura prova come quella realizzata durante una bufera di neve,per poi passare al genere fotografico che più ci rende orgogliosi nel concretizzarlo ed è la fotografia di ritratto, ci sono poi le fotografie cosiddette di relax, le quali non mettono fretta ne creano mai problemi a realizzarle con tutta calma, come quando ci troviamo per laghi, fiumi, cascate o ampispazi aperti.
Cosa significa per te fare fotografia?
Per me fotografare è soprattutto dare e fare informazione. Ritengo sia indubbiamente il mezzo più tangibile per comunicare e condividere con il mondo un istante più o meno particolare della nostra vita, poi in quale modo farlo, bhe e ad ogni fotografo libera scelta di usare il mezzo come meglio crede.
Contatti:
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