Il sistema AF della nostra reflex

La maggior parte  delle fotocamere permettono di scegliere tra 3 diverse modalità di funzionamento del sistema autofocus.La scelta del punto di messa a fuoco varia da situazione a situazione ed è fondamentale nella composizione di un’ immagine.

  • AF –  singolo
  • AF – continuo
  • AF – auto

 

AF – SINGOLO

Progettato per lavorare su soggetti non in movimento. Una volta regolato il punto di fuoco, la fotocamera  non lo modifica , in modo da avere il massimo controllo sulle aree nitide dell’ inquadratura. L’ unico problema e che se il soggetto si sposta finisce fuori fuoco.

AF-CONTINUO

Permette di tenere sempre il punto di fuoco sfruttando le informazioni che gli arrivano dai punti AF attivi.  Il problema che  possiamo riscontrare utilizzando questo tipo di AF, è che se il soggetto improvvisamente verrebbe “impallato” da un qualsiasi elemento estraneo alla scena, la fotocamera potrebbe mettere a fuoco questo e non il soggetto.

AF-AUTO.

Questo è il giusto equilibrio per lavorare al meglio: inizialmente si blocca sul soggetto indicato dal punto di messa a fuoco attivo, ma poi si “trasforma” in AF – CONTINUO per seguire il soggetto non appena questo si allontana o avvicina. Il problema è che quel piccolo lasso di tempo che occorre alla fotocamera per passare da AF – AUTO ad AF – CONTINUO, potrebbe  non “catturare” più lo scatto che avevamo progettato

PUNTI AUTOFOCUS ECCO QUALI SONO

Il modo Area AF determina ” dove” la macchina regola il fuoco e anche in questo caso ci sono 3 modalità.

  • AF- a punto singolo
  • AF- dinamico
  • AF- Auto

AF-PUNTO SINGOLO

Puoi scegliere un qualsiasi punto AF  visualizzato nel mirino e avere un controllo preciso su ciò che la macchina mette a fuoco.

AF-DINAMICO

Permette la selezione tra aree a 9, 21 o 39/51 punti ( secondo la fotocamera).

AF- AUTO

Usa le informazioni cromatiche e il rilevamento facciale per seguire un soggetto. Più sono numerosi i punti AF, Più preciso è il rilevamento del fuoco. Non è solo il numero totale dei punti AF che fa la differenza ma anche il tipo, e oggi si stanno affermando come standard i  sensori a croce.

Hanno tanti pro ma c’è anche un contro;riescono a garantire il massimo delle prestazioni  solo con diaframma molto aperto.

Hanno quindi bisogno di ottiche luminose ( almeno f/2.8). Alcune macchine vantano sistemi AF efficienti anche  con ottiche f/8, molto utili nel caso si volesse aggiungere a un tele un duplicatore di focale, che riduce la luminosità

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