Dmitrij Baltermants : ” l’ occhio della nazione”

Dmitrij Baltermants nacque il 13 maggio a Varsavia, iniziò ad avvicinarsi alla fotografia all’età di 14 anni lavorando come assistente di grandi fotografi di quel tempo.

 
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Fotoreporter per l’Armata rossa, fu testimone del dramma della guerra (l’assedio di Mosca e di Sebastopoli, la battaglia di Stalingrado e la caduta di Berlino) fotografando in prima linea .
Il fotografo viaggiò attraverso tutte le Repubbliche dell’ex impero russo, producendo immagini che ritraevano la gloria dell’URSS.
Nel 1949, nominato fotografo ufficiale del Cremlino, si avvicinò a Stalin.

Quando Krusciov giunse al potere dopo la morte di Stalin, estese la sua attività oltre i confini sovietici, visitando Cina, India e Vietnam.
Nell’ottobre dell’ 1964, dopo la caduta di Krusciov, Baltermants documentò i cambiamenti che stavano avvenendo in tutto il paese.

Di questo periodo famosi sono i suoi reportage sul boom economico sovietico e sui successi degli atleti sovietici ai Giochi olimpici.
Nel 1969, presentò il suo lavoro all’estero e per l’occasione ristampò molte suo foto in bianco e nero per evitare l’esagerato realismo.
Gli anni sessanta portarono il successo mondiale a questo grande fotografo con riconoscimenti ufficiali, consenso della critica, numerose esposizioni sui reportage della guerra di Russia, servizi su riviste prestigiose (Life, Stern, Paris-Match). Al di là del valore storico delle sue foto, le opere di Baltermants sono diventate simboli universali della tragedia e dell’incomprensibilità della guerra, grazie al personale tocco artistico , l’abilità nella scelta della luce e la ricerca di angoli di campo venne soprannominato ” l’ occhio della nazione”.

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