Obiettivi con lunghezze focali estreme: come scegliere quello giusto ?

Capita quasi a tutti i fotografi prima o poi di  “sperimentare” la fotografia utilizzando focali estreme. Esistono diverse tipologie, che si collocano in un certo tipo di foto. Cerchiamo di vedere quali sono  e per quali tipi di foto possono servirci. Cominciamo col dire che esistono 5 categorie basi di obiettivi cosi detti “a focale estrema” o Grandangoli.

Essi sono :

ULTRA GRANDANGOLI

Idonei per ottenere foto ad ampio campo visivo, che richiedono una composizione giusta per armonizzare lo scatto.
Il desig soffisticato, e’ il livello delle prestazioni a lunghezze focali estreme, e che la differenza trà grandangolo ultra e normali si sia “accorciata”, fanno si che oggi i fotografi considerano il 20mm appena un ultra-grandangolo.
Come detto la caratteristica dei grandangoli è quella di permetterci di scattare foto ad ampio raggio ( piu’ di quando possiamo vedere ad occhio nudo). La distorsione che ne deriva è molto accentuata. Questo  avvolte è un bene perchè  si realizzano foto molto particolari..
Quindi i costruttori di grandangoli hanno trà le loro priorità la realizzazione di una lente che diminuisca al massimo la distorsione a barilotto ( incurvamento all’ interno delle linee rette).
Questa correzione però porta ad un’ altro problema la distorsione a cuscinetto ( le linee rette tendono ad andare verso l’ esterno).
Più sei vicino al soggetto più le distorsioni aumentano. Ma questo è proprio cio’ che devono fare queste lenti. Il loro utilizzo richiede una certa esperienza fotografica e molta pratica.

 

 

FISHEYE

Queste lenti coprono un angolo di 180°.
Le foto scattate avranno la correzione delle linee rette che formeranno una visione avvolgente dell’ immagine.
La loro forma sferica riproduce foto sferiche, e particolari. La sua distorsione estrema lo colloca trà quelle lenti da utilizzare solo in certe occasioni , dove la foto deve essere “speciale”.

SUPERTELE OBIETTIVI

Appartengono a questa categoria quelle lenti che riescono a riprendere visuali che vanno oltre il nostro campo visivo.
Un esempio sono le focali da 500mm che riescono a farci vedere particolari che non abbiamo mai visto.
Questo renderà particolare la foto anche a chi la dovrà vedere.
Questi obiettivi mettono in evidenza le qualità di compressione, appiattimento e sovrapposizione dei piani di messa a fuoco.
I lati negativi sono il peso e il costo che hanno questi obiettivi.

 

 

OBIETTIVI PER RITRATTO.

Normalmente sono obiettivi fissi tra gli 85mm e i 135. Quindi sono considerati focali medie.
Donano proporzioni  al viso molto piacevoli, consentono anche la giusta distanza da tenere dal soggetto per scattare senza essere “invadenti”.
Le ditte costruttrici di  lenti hanno sempre avuto nel loro catalogo lenti da “ritratto” per ammorbidire il fuoco.

TILT SHIFT

Molti obiettivi proiettano un cerchio di copertura che è abbastanza grande da coprire il sensore, ma i tilt shift, chiamati anche  “decentrabili”,  consentono di coprire un’ area maggiore, perchè spostano gli elementi che compongono l’ ottica sia in basso che in alto che di lato.
La maniera migliore per utilizzare questo tipo di lente è quello di indirizzare il piano della fotocamera, che fornisce una vista con troppo piano e spesso taglia fuori la parte alta dell’ edificio.
Decentrando la parte anteriore dell’ obiettivo verso l’ alto, anche la vista si sposta in quella direzione, ma tutte le linee verticali restano “ferme”

 

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