Bokeh (pronunciato /bɒkɛ/ o talvolta /ˈboʊkə/[1]) è un termine del gergo fotografico derivato dal vocabolo giapponese “boke” (暈け o ボケ), che significa “sfocatura” oppure “confusione mentale”La parola bokeh indica propriamente le zone contenute nei piani fuori fuoco di un’immagine fotografica e la qualità estetica della sfocatura; per estensione, si riferisce anche alla tecnica che permette di ottenere un gradevole effetto “sfocato” tramite un utilizzo creativo delle proprietà ottiche degli obiettivi. ( fonte wikipedia)
Isolare un soggetto dallo sfondo e metterlo in rilievo “su un primo piano” conferisce allo scatto magia ed emozione maggiori .
Iniziamo cercando di capire bene come utilizzare i diaframmi, fondamentali, o meglio i veri artefici dell’effetto sfocato. Vediamo quindi come realizzare l’effetto Bokeh nel dettaglio creando scatti molto particolari e d’impatto.
Il risultato delle lucine (Bokhen) dipende dal tipo di lamelle(forma) e il loro numero.
Gli obiettivi più comuni hanno 5-7 lamelle.-Utilizzare i diaframmi aperti
Possiamo anche essere più creativi
-Utilizziamo un cartoncino e ritagliamo le formine che ci interessano.
La loro misura deve essere di 3/5mm.
-A seconda delle funzionalità della fotocamera e dell’ottica che si sta utilizzando, sceglieremo un numero f basso, da f/1.8 fino a f/4 o anche f/5.6, più basso è questo numero migliore è la foto.
-Mettere la macchina sul treppiedi ( si puo’ anche ottenere a mano libero con un po’ di esperienza).
-Stare il più vicini possibile al nostro soggetto (o se l’obiettivo lo prevede zommare al massimo).
-Posizionare le luci a distanza dietro al soggetto
SCATTARE!