Mattia Poggi vive Roma, quale città più dell’ eterna Roma poteva ispirare un fotografo come Mattia ? Guardate le sue foto ed i suoi lavori sulla pagina Facebook
Ora cerchiamo di capire un po’ chi è Mattia Poggi
Sono nato nel 1993 e sono cresciuto a Roma. Conseguito il diploma di liceo scientifico e ancora incerto su quale strada dovesse prendere la mia vita decido di prendermi un periodo di riflessione per capire cosa volessi veramente fare. Dopo averci pensato a lungo e con il sostegno di amici e familiari scelgo di iscrivermi a un’accademia di fotografia per coltivare la mia passione e ricevere insegnamenti che mi avrebbero aiutato a crescere nel migliore dei modi.
Come sei approdato alla fotografia?
Riflettendoci bene credo di essere sempre stato un appassionato. Il tutto si è ufficializzato quando un giorno, circa sei anni fa, presi in mano la reflex di una mia amica: nacque in quel momento il grande amore.
Da questo momento da autodidatta cerco di apprendere sempre più cose, facendomi aiutare anche da chi ne sapeva di più, e poi sono arrivato a frequentare un corso specifico completo.
Quale tipologia di foto ti piace ?
In genere sono due su cui mi cimento maggiormente: i ritratti e soprattutto paesaggi, urbani e non, per cui ho un amore veramente incredibile.
Cosa consiglieresti a chi comincia adesso ?
Di mettercela tutta e di scattare. Chiedete qualche consiglio a chi ne sa più di voi. Cercate con il tempo di crearvi un vostro stile e sviluppate dei progetti in cui inserire quello che avete dentro. Girate sempre con la fotocamera e guardate ciò che avete intorno con occhi curiosi.
Non mollate se qualcuno vi da dei giudizi negativi ma cercate di far sempre tesoro delle critiche, sperando siano sempre costruttive.
Non mollate se qualcuno vi da dei giudizi negativi ma cercate di far sempre tesoro delle critiche, sperando siano sempre costruttive.
Cosa esprime il tuo progetto fotografico o la tua fotografia ?
Cerco di trasmettere quello che penso in quel determinato momento. Con le mie foto voglio dare la mia personale visione di quello che vedo.
Cosa significa per te fare fotografia?
Significa tutto. Per un periodo ho provato a stare senza reflex ma ovunque andavo guardavo con quell’occhio tipico di chi fa foto. E’ più forte di me, devo scattare.
Credi che la fotografia possa diventare un lavoro per te ?
Credo di sì, con grande impegno. Già ora sono sulla strada giusta, ho fatto un po’ di cose e spero che quelle che sto coltivando adesso si evolvano nel migliore dei modi.
Insomma: la speranza è l’ultima a morire.
il tuo fotografo preferito ?
Per citarne alcuni: Fortunato Gatto e Hans Strand.
Oltre a loro voglio parlare di un altro che è per me fonte di ispirazione continua,tra l’altro penso mio coetaneo: Mattia Bonavida. Amo le sue foto, veramente.
Se mai leggerai ciò sappi che hai tutta la mia stima e che tifo per te.
Oltre a loro voglio parlare di un altro che è per me fonte di ispirazione continua,tra l’altro penso mio coetaneo: Mattia Bonavida. Amo le sue foto, veramente.
Se mai leggerai ciò sappi che hai tutta la mia stima e che tifo per te.
La tua attrezzatura?
Per ora sono con una Nikon d7000 con un 18-70, un 75-300 e un 50mm 1.8.
Accompagnano tutto ciò un flash esterno della yuongnuo, due filtri, uno polarizzatore e uno neutral density, due trigger per lo scatto remoto, un cavalletto e un telecomandino.
Medito di passare presto a una fotocamera con sensore FX.
Medito di passare presto a una fotocamera con sensore FX.
www.facebook.com/mattiapoggiph
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