I soggetti che si muovono rapidamente richiedono adeguati tempi di otturazione. Ecco una serie di “tecniche” per affrontare situazioni “veloci” anche con tempi lenti.
Spesso chi inizia ad accostarsi all’ attività fotografica crede che per riprendere soggetti in movimento, la rapidità del tempo di otturazione sia l’ unica variabile fondamentale per la buona riuscita dell’ immagine.
Il fattore è di sicuro importante, ma la velocità che si puo’ catturare senza mosso a 1/125sec è già considerata mediamente veloce.
Quelle che richiedono tempi pari o superiori a 1/250sec, invece , sono ritenute veloci.
Non si tratta di situazioni capaci di mettere in crisi le potenzialità di una reflex che puo’ gestire tempi fino a 1/8000sec + possono però incidere sul tempo di reazione del fotografo.
Se poi si utilizza il Live View , per esempio , si aggiunge un ulteriore ritardo allo scatto.
Esistono anche altri modi di ritrarre un’ azione veloce. Per esempio allungando i tempi di scatto in maniera tale da non congelare i movimenti. Con tempi di almeno mezzo secondo , gli spostamenti di una persona o di un oggetto diventano “morbidi” e sfumano in una suggestiva scia.
Molte immagini d’ azione sono costruite in questo modo e le apprezziamo come parte del linguaggio fotografico. In realtà queste “fotografie lente” che immortalano eventi veloci non hanno riscontro nel mondo reale e non sono reali come appaiono ai nostri occhi.
E’ questa la caratteristica che ci affascina di questa tipologia di foto. L’ unico problema con tempi lunghi d’ esposizione è di tipo espressivo: la regola fondamentale è che non bisogna abusarne. La chiave sta nel sapere quando usare tempi lunghi e quando invece farne a meno
Occasioni improvvise
Una scena dinamica che vale lo scatto può presentarsi inattesa. In questi casi è meglio ipotizzare prima le condizioni di ripresa e l’ inquadratura per impostare un tempo di otturazione adeguato.
Cogliere il picco dell’ azione
Gli oggetti lanciati in aria descrivono una parabola prima di ricadere a terra. Il momento migliore per fare la foto è quello in cui l’ arco di caduta è al massimo.
L’ angolo di avvicinamento
Quando hai un soggetto che si muove velocemente, un fattore critico è la posizione della fotocamera in relazione al movimento. Si può dire che gli oggetti sembrano muoversi più lentamente se si avvicinano o si allontanano da te, sembrano muoversi più velocemente se si spostano ad angolo retto rispetto a dove ti trovi tu (punto di ripresa).
Iso bassi e colpo di flash
Le situazioni di scarsa luminosità sono le più critiche per chi vuole fotografare scene d’ azione. Un lampeggiatore sincronizzato sulla seconda tendina regala all’ immagine del movimento un mix intrigante di nitidezza e sfocatura.
Effetto Mosso con filtri ND
Lunghe esposizioni di soggetti adeguati permettono di creare riprese d’ azione caratterizzate da effetti molto affascinanti.