La tecnica fotografica Tilt-Shift trasforma le foto e i suoi soggetti come fossero delle miniature su un plastico.Per realizzare questi scatti oltre a programmi di grafica, si utilizzano obiettivi dedicati ( detti tilt shift). Questi obiettivi, grazie a dei movimenti che sono in grado di fare, spostano dei gruppi ottici spostando il piano di fuoco e rendendolo non più parallelo al sensore. Solitamente si usano in modo opposto, cioè per avere a fuoco elementi che giacciono su piani diversi, l’uso che ne viene fatto qui invece è per ottenere un effetto radicalmente diverso.In post produzione difficilmente si riesce a simulare bene un piano a fuoco con il contorno sfocato, sicuramente richiede un discreto tempo perché il risultato sia credibile.In giro per il web ho trovato a questo link una guida per Photoshop per realizzare tale effetto.
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Spesso mi viene chiesto come realizzare schemi per illuminazione fotografici. Le situazioni che si possono creare sono tante, e quindi l’ illuminazione cambia. Questi schemi sono suggerimenti non regole!
L’ effetto Dragan deve il suo nome al fotografo Polacco Andrzej Dragan. Molto simile al Bleach bypass ( sbilanciamento tipo candeggina) utilizzato nel cinema digitale consente di manipolare un’ immagine e renderla molto “drammatica”Un’ esempio è quello del film 300.Le foto realizzate con questa tecnica hanno dei connotati principali per una corretta realizzazione.-Aumento esagerato del contrasto.-Aumento della nitidezza di piccoli dettagli quali rughe e peli.-Colore dell’incarnato alterato, solitamente verso il verdognolo o grigiastro.