In fotografia la vignettatura stà ad indicare la riduzione della luminosità sui bordi della foto rispetto alla parte centrale. Il problema può avere diversi fattori.
Due dei più comuni sono :
-Obiettivo di scarsa qualità
-Utilizzo di un paraluce non idoneo per a lente che stiamo usando.
Questo non sempre è un difetto, in fotografia spesso la vignettatura viene utilizzata per realizzare effetti creativi ( attirare l’ attenzione al centro dell’ immagine per esempio.)Può essere inserita sulla foto attraverso un processo di post produzione, oppure utilizzando degli appositi filtri.
Una delle esperienze fotografiche più bella a parere mio e quella naturalistica, quando riesci a catturare l’ immagine della fauna selvatica. L’ imprevedibilità dei soggetti la rende anche una foto in cui sono richieste conoscenze, tempo, e pazienza. Ora cerchiamo di dare alcuni suggerimenti ( non regole) per ottenere il meglio da questa “caccia” fotografica.
La tecnica fotografica Tilt-Shift trasforma le foto e i suoi soggetti come fossero delle miniature su un plastico.Per realizzare questi scatti oltre a programmi di grafica, si utilizzano obiettivi dedicati ( detti tilt shift). Questi obiettivi, grazie a dei movimenti che sono in grado di fare, spostano dei gruppi ottici spostando il piano di fuoco e rendendolo non più parallelo al sensore. Solitamente si usano in modo opposto, cioè per avere a fuoco elementi che giacciono su piani diversi, l’uso che ne viene fatto qui invece è per ottenere un effetto radicalmente diverso.In post produzione difficilmente si riesce a simulare bene un piano a fuoco con il contorno sfocato, sicuramente richiede un discreto tempo perché il risultato sia credibile.In giro per il web ho trovato a questo link una guida per Photoshop per realizzare tale effetto.
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