La stenoscopia è un procedimento fotografico che sfrutta il principio della camera oscura per la riproduzione di immagini. La fotocamera utilizza un foro stenopeico posizionato al centro di un lato della fotocamera, come obiettivo. Abbandonata a causa della pessima luminosità e nitidezza, è stata nuovamente adottata, grazie alla profondità di campo illimitata, da fotografi alla ricerca di nuovi punti di vista e come strumento artistico.
Questa mi mancava! Una fotocamera che ti avverte con un bip quando stai scattando una foto errata. Attraverso una connessione web, la fotocamera individua se la tua foto è banale oppure no..Praticamente attraverso il web la fotocamera ricerca il posto che stai fotografando, e se risulta “troppo” fotografato ti impedisce di fare una foto “banale! “. Un contatore sul retro della fotocamera visualizza costantemente il numero di foto che sono stati scoperti in un raggio di 35 metri attorno alla posizione corrente .
Quando è nata la fotografia “per tutti”? Probabilmente quando Eastman Kodak svelò la spettacolare macchina Kodak No. 1, che è passata alla storia per lo slogan “Tu premi il pulsante, noi facciamo il resto” ossia per la moderna concezione di automatismo che avrebbe poi fatto la fortuna di questo sensore. Nel 1888 la No. 1 rivoluzionò la fotografia all’insegna della semplicità con la sua struttura a parallelepipedo di legno con copertura in cuoio. Al proprio interno, tutto il necessario per 100 scatti: si girava la chiave per muovere la pellicola, si tirava la corda per l’otturatore e si premeva il pulsante. Una volta terminate le 100 esposizioni si doveva riconsegnare la macchina a Kodak per la stampa delle foto circolari da 2.5 pollici di diametro e per la ricarica. Se la No. 1 aveva un prezzo di 25 dollari (paragonabili a circa 450 euro attuali), la ricarica e stampa costava 10 dollari (circa 180 euro).